Palermo ( domenica, 25 maggio 2025) – La ricostruzione di quanto accaduto il 23 maggio si conclude con un attacco all’ex sindaco: “Straordinario simbolo di incoerenza, non possiamo dimenticare che lui fu uno dei peggiori nemici istituzionali di Giovanni Falcone. E non si è mai scusato. A lui, e solo a lui, chiediamo almeno per una volta un silenzio totale”. La replica: “Così si alimenta un clima di sfiducia, tensioni e divisioni nel mondo dell’antimafia”.
di Marika Ballarò
La Fondazione Falcone sottolinea che non ha mai avuto paura delle contestazioni né ha mai fatto politica” e tra le tante voci che si sono levate in questi giorni, una su tutte straordinario simbolo di incoerenza respingiamo con forza, sul piano morale prima ancora che politico: quella del professor Leoluca Orlando. Perché non possiamo dimenticare che lui fu, negli anni più difficili, uno dei peggiori nemici istituzionali di Giovanni Falcone, contribuendo con parole e azioni a isolarlo e a delegittimarlo, fino a costringerlo a difendersi davanti al Csm. E non si è mai scusato. A lui, e solo a lui, chiediamo almeno per una volta, con rispetto ma con fermezza, un silenzio totale. Un silenzio dignitoso. Un silenzio dovuto. La memoria non si difende con l’applausometro. Si difende con la coerenza, con l’impegno, con la verità. E soprattutto con la responsabilità. Anche ammettendo, come adesso, che abbiamo fatto una ‘papera’, conclude la nota della Fondazione Falcone.
Last modified: Maggio 25, 2025