Palermo ( mercoledì, 11 giugno 2025) – L’uomo era stato denunciato a piede libero per aver esploso alcuni colpi, nella stessa notte della strage di Monreale, sotto l’abitazione del fidanzato della figlia della nuova compagna. Ora il giudice ha accolto la richiesta del pm e l’indagato è stato portato al Pagliarelli.
di Marika Ballarò
finito in carcere con l’accusa di tentato omicidio l’uomo di 39 anni che la sera dello scorso 27 aprile ha esploso dieci colpi d’arma da fuoco contro la casa di una famiglia in via Mozambico, a Passo di Rigano, proprio mentre a Monreale si stava consumando una strage. Il gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare, aggravando la misura dopo le indagini dei carabinieri.
L’uomo era stato inizialmente denunciato a piede libero, ma ora dopo quasi due mesi è stato portato al Pagliarelli. Il gesto, avvenuto quasi in contemporanea con la sparatoria in cui persero la vita tre giovani, sarebbe scaturito da una lite familiare. Il 39enne sarebbe andato sotto l’abitazione del fidanzato della figlia della nuova compagna e, in preda all’ira, avrebbe sparato ripetutamente contro la veranda e i vetri di balconi e finestre.
Fondamentali per l’identificazione del responsabile si sono rivelate le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza della zona, che hanno permesso ai carabinieri di risalire con certezza all’uomo. Sulla base di quanto emerso dalle indagini, la Procura ha chiesto la misura cautelare. Il giudice ha accolto la richiesta del pm, firmando l’ordinanza che ha portato all’arresto e al trasferimento in carcere del 39enne.
Last modified: Giugno 11, 2025