PALERMO (venerdì 7 febbraio 2025) – Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia (TAR) ha accolto il ricorso presentato da Apcoa Parking Italia Srl, condannando il Comune di Palermo per il ritardo nel ripristino della sosta a pagamento nelle zone blu dopo la fine dell’emergenza Covid.
Di Mirko Aglianò
Nel marzo 2020, durante la pandemia, il Comune di Palermo aveva sospeso la sosta tariffata per ridurre la circolazione e i rischi di contagio. Tuttavia, anche dopo il ritorno alla normalità, il servizio non è stato riattivato, causando una perdita economica per Apcoa, concessionaria del servizio.
Il 19 maggio 2020, la società aveva inviato una diffida al Comune chiedendo il ripristino immediato della sosta tariffata. Nonostante le rassicurazioni, la riattivazione non è avvenuta, portando Apcoa a presentare ricorso al TAR tramite gli avvocati Alessandro Palmigiano e Licia Tavormina.
La prima sezione del TAR (presieduta da Aurora Leto, con estensore Domenico De Falco) ha stabilito che il Comune è responsabile per il ritardo nel ritiro dell’ordinanza di sospensione, nonostante le condizioni di normalità fossero state ristabilite.
La richiesta di risarcimento avanzata da Apcoa era di oltre 400.000 euro. Il TAR ha riconosciuto il diritto della società a un risarcimento, stabilendo criteri specifici per la quantificazione del danno, inclusi il calo del fatturato rispetto al 2019 e la riduzione del traffico veicolare nel 2020. Ora il Comune di Palermo avrà 90 giorni di tempo per provvedere al risarcimento.
L’avvocato Alessandro Palmigiano ha commentato: “Ancora una volta il Comune di Palermo è stato condannato per il ritardo nell’intervento. L’inefficienza della pubblica amministrazione non può gravare sulle imprese, che hanno costi aziendali e dipendenti da sostenere. Ci auguriamo che il Comune ora provveda e ponga rimedio agli errori del passato”.
Tag: Cronaca, Palermo Last modified: Febbraio 7, 2025