Scritto da 8:46 pm Palermo, Cronaca, Top News

Condannato a 15 anni per l’omicidio di Emanuele Burgio, ma non è pericoloso: no alla sorveglianza speciale

Palermo ( giovedì, 31 luglio 2025) – La decisione del tribunale per Giovanni Battista Romano, che ha partecipato al delitto avvenuto il 31 maggio 2021 alla Vucciria. “Pur senza trascurare l’estrema gravità dei fatti, difetta il requisito della dedizione alla commissione di reati insidiosi per la salute, sicurezza e tranquillità pubblica necessaria ai fini dell’applicazione della misura”.

di Marika Ballarò

E’ stato condannato a 15 anni in via definitiva per aver partecipato all’omicidio di Emanuele Burgio, ucciso alla Vucciria, il 31 maggio del 2021, ma per la sezione Misure prevenzione del tribunale, presieduta da Ettorina Contino, ha stabilito che Giovanni Battista Romano non è pericoloso ed ha quindi rigettato la richiesta della questura di applicargli la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Palermo.

Conclude quindi il tribunale che “anche ipotizzando la ritenuta contiguità di Domenico Romano con esponenti mafiosi, non risulta, allo stato, che l’omicidio sia stato funzionale agli interessi di Cosa nostra e che il proposto sia entrato in rapporto sinallagmatico con la stessa, essendo stato per converso accertato che l’atto omicidiario è scaturito da un’accesa discussione, in qualche modo innescata dallo stesso Burgio, estranea a vicende di tipo mafioso”. Inoltre Romano “non può in quadrarsi in nessuna delle categorie di pericolosità tipizzate dal legislatore”. Anche perché si tratta di una persona che ha soltanto un altro precedente per guida in stato di ebbrezza che risale a 10 anni fa e un carico pendente per resistenza a pubblico ufficiale nel 2020, con modalità non meglio specificate.

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Last modified: Luglio 31, 2025
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