Palermo ( domenica, 27 aprile 2025) – Il racconto di un giovane che ha assistito alla rissa scoppiata a due passi dal Duomo e sfociata nella sparatoria mortale. “Ho sentito le urla, le bottiglie che si rompevano e poi gli spari. E’ stato orribile…”. L’ex comandante dei vigili urbani: “Le tre vittime erano bravi ragazzi, facevano parte della congregazione del Santissimo Crocifisso e nei prossimi giorni avrebbero portato la vara”.
di Marika Ballarò
“In pochi istanti non si è capito più niente. Tavolini che volavano per aria, gente che gridava, ragazzine impaurite che piangevano a dirotto. E ancora bottiglie che venivano lanciate. E’ stato orribile…”. A dirlo è un ragazzo che nella notte ha assistito alla rissa scoppiata nel centro di Monreale e sfociata nella sparatoria con tre morti. E’ ancora molto scosso, a tratti piange: ha da poco compiuto 18 anni. “Ero fuori con i miei amici per bere qualcosa – racconta all’Adnkronos – quando è successo di tutto. Io non ero vicinissimo ma ho sentito le urla, le bottiglie che si rompevano, e poi ho sentito gli spari. Sembravano fuochi d’artificio. In pochi istanti sono scappati tutti. Sembrava il finimondo”.
A tratteggiare il profilo delle tre vittime – Andrea Miceli, Massimo Pirozzo e Salvatore Turdo.- è invece l’ex comandante della polizia municipale di Monreale, Castrenze Ganci: “Ancora fatico a crederci. Erano tre bravi ragazzi. E non è solo un modo di dire. Tutti e tre facevano parte della congregazione del Santissimo Crocifisso e nei prossimi giorni avrebbero portato la vara del Santo”. Il triplice omicidio è avvenuto a due passi dal Duomo. “Purtroppo ci sono poche telecamere nella zona e la gente si sente sempre meno sicura”, aggiunge. “E’ una perdita per tutti, erano tre bravissimi ragazzi, tutti giovani e per bene, provenienti da famiglie per bene. Sembra che possa accadere agli altri e invece poi succede anche nella tua città”, conclude Ganci.
Last modified: Aprile 28, 2025