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Mafia e traffico di droga: parla il nuovo collaboratore di giustizia

Palermo ( venerdì, 10 ottobre 2025)– Per la prima volta ha scelto di raccontare la sua verità in tribunale. Vincenzo Petrocciani, 43 anni, già condannato a 11 anni di reclusione nell’ambito dell’inchiesta “Stirpe” del 2022, ha parlato questa mattina in video-collegamento con la Corte d’Appello, dichiarando la sua volontà di collaborare con la giustizia e di prendere le distanze dal mondo della criminalità.

di Marika Ballarò

“Non voglio più avere legami con l’ambiente mafioso. Voglio cambiare vita”, ha affermato davanti ai giudici, spiegando di aver preso questa decisione qualche mese fa, dopo aver riflettuto sulla sua condizione e sul percorso criminale intrapreso in passato.

Il suo intervento è stato breve ma significativo: ha ammesso le proprie colpe rispetto alle accuse che gli vengono mosse dalla Procura generale e ha comunicato di voler rinunciare all’appello su due dei capi d’imputazione, come già richiesto dal suo precedente legale.

Attualmente sotto protezione, Petrocciani si trova in una fase preliminare della sua collaborazione. Poiché non sono ancora trascorsi i 180 giorni previsti dalla legge per le dichiarazioni dei collaboratori, quanto sta raccontando ai magistrati resta riservato. Al momento, infatti, non ci sono verbali ufficiali depositati.

La Procura generale ha comunque chiesto di riconoscergli le attenuanti generiche, ma non quelle specifiche previste per chi ha già uno status formale di collaboratore di giustizia.

Petrocciani non ha precedenti per reati di mafia, ma secondo le indagini conosce in modo dettagliato le dinamiche del traffico di stupefacenti, in particolare i collegamenti tra Palermo e la Calabria. Gli investigatori ritengono che abbia avuto rapporti diretti con esponenti di Cosa nostra, in particolare con Antonino Lo Nigro, boss del mandamento di Brancaccio, con cui avrebbe costruito un canale stabile per l’importazione di cocaina dalla Calabria.

Nel procedimento in corso ci sono oltre trenta imputati, e la sentenza è attesa nei prossimi giorni. Le rivelazioni del nuovo pentito potrebbero avere un peso rilevante nelle indagini in corso e nei futuri sviluppi delle inchieste legate al narcotraffico e ai legami con la criminalità organizzata.

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Last modified: Ottobre 11, 2025
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