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Morto settimane dopo il ricovero in un reparto infestato dalle formiche, assolti otto medici del Civico

Palermo ( venerdì, 25 luglio 2025) – Così ha deciso il giudice per i sanitari che erano in servizio nel reparto di Pneumologia. Il paziente, che dopo le dimissioni era stato nuovamente ricoverato al Cervello, sarebbe deceduto a causa delle patologie di cui soffriva.

di Marika Ballarò

Il giudice monocratico della quinta sezione del tribunale di Palermo, Marina Minasola, ha assolto otto medici imputati per la morte di un anziano, Vincenzo Oliveri, deceduto all’età di 70 anni, nel 2017, dopo essere stato ricoverato in un reparto infestato dalle formiche. Secondo il giudice, i sanitari in servizio alla Pneumologia dell’ospedale Civico, non ebbero alcuna responsabilità nella vicenda culminata, tre settimane dopo, con la morte del paziente ricoverato in un secondo momento al Cervello.

Gli imputati erano Giuseppe Madonia, Francesco Norrito, Marinella Alessi, Renato Fumagalli, Provvidenza D’Accardi, Maria Emanuele, Alberto Maringhini e Angelo Giuseppe Arena. Oliveri era rimasto in Pneumologia per quasi due mesi e con lo smartphone aveva girato un video delle formiche in corsia, i sanitari rotti nei bagni e le porte danneggiate. I carabinieri del Nas, sollecitati dall’allora ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, erano intervenuti trovando conferma della gravità della situazione, ma non avevano trovato le formiche nel frattempo debellate grazie a una disinfestazione.

In ogni caso non ci sarebbe stato alcun collegamento fra tutto questo e la morte del degente, dovuta alla gravità delle patologie di cui soffriva. I medici avrebbero fatto il possibile per salvarlo, ma le sue condizioni sarebbero state già compromesse già al momento del ricovero. Lo stesso pubblico ministero al termine della requisitoria, lo scorso 16 luglio, ha chiesto l’assoluzione degli imputati “perché il fatto non sussiste”

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Last modified: Luglio 25, 2025
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