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Strage di Monreale, resta in carcere il giovane dello Zen: il mistero delle armi e la caccia ai complici

Palermo ( mercoledì, 30 aprile 2025) – Il gip ha convalidato il fermo di Salvatore Calvaruso, ma sono tanti i punti oscuri sulla morte di Salvatore Turdo, Andrea Miceli e Massimo Pirozzo, i cui funerali saranno celebrati venerdì nel Duomo. Non sono stati trovati proiettili nei loro corpi e le pistole utilizzate non sono ancora state individuate: l’indagato ha sparato, ma erano davvero i colpi mortali?

di Marika Ballarò

Ha pianto a dirotto e ha chiesto perdono alle famiglie delle vittime, ha ammesso di aver sparato sabato notte a Monreale, ma anche di “non aver capito niente” perché, in mezzo alla rissa, si sarebbe ritrovato addosso diverse persone: il gip Ivana Vassallo, dopo l’interrogatorio di garanzia durante il quale Salvatore Calavaruso, 19 anni, si è avvalso della facoltà di non rispondere, ha comunque convalidato il suo fermo e disposto la custodia cautelare in carcere.

Ma sulla strage di via Benedetto D’Acquisto, che è costata la vita a Salvatore Turdo, Andrea Miceli e Massimo Pirozzo, sono ancora innumerevoli i punti da chiarire. Intanto è certo che a sparare sono state più persone ma al momento le armi utilizzate non si trovano. I carabinieri hanno repertato 20 bossoli, ma nei corpi delle vittime non sono stati ritrovati i proiettili. Oggi si è svolta anche l’autopsia sul corpo di Miceli, che è stato ucciso da un unico colpo di pistola al torace, così come Pirozzo, che è stato freddato da un solo proiettile, entrato dal collo e uscito dal viso, mentre Turdo è stato raggiunto da due colpi, all’addome e al torace. Ci sono poi le due persone ferite e già dimesse, raggiunte anch’esse dai proiettili.

Se è certo che Calvaruso ha sparato – lo ha ammesso – in questo momento è praticamente impossibile sostenere con certezza che siano stati propri i colpi partiti dall’arma che impugnava (e sulla quale non avrebbe fornito alcuna informazione utile alle indagini) a uccidere e ferire, come ha spiegato anche il suo avvocato, Corrado Sinatra. Serviranno complessi accertamenti balistici per accertare l’esatta dinamica della sparatoria, sulla quale qualche indicazione in più potrebbe arrivare anche dalle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza.

Anche il movente resta fumoso: sembra che la rissa poi sfociata nella strage sia stata determinata dal timore da parte di Turdo che Calvaruso potesse rubare il suo scooter, ma non si esclude che i conti da regolare tra i palermitani arrivati dallo Zen e i monrealesi fossero altri e magari anche risalenti alle settimane scorse. 

Mentre sono in corso le indagini, anche per rintracciare chi ha sparato assieme a Calvaruso, dopodomani (venerdì 2 maggio) alle 10.30, nel Duomo di Monreale, saranno celebrati i funerali dei tre ragazzi morti. Sarà il Comune a farsi carico dei costi della cerimonia funebre.

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Last modified: Aprile 30, 2025
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