Palermo ( giovedì, 9 ottobre 2025)– Nuovi sviluppi nell’indagine sulla tragedia avvenuta il 6 maggio 2024 a Casteldaccia, dove cinque operai persero la vita all’interno di una stazione di sollevamento fognaria a causa delle esalazioni tossiche. La Procura di Termini Imerese ha iscritto nel registro degli indagati altri quattro dirigenti dell’Amap, la società che gestisce il servizio idrico e fognario per Palermo e gran parte della provincia.
di Marika Ballarò
I nuovi indagati sono:
- Wanda Ilarda, responsabile dell’ufficio appalti
- Salvatore Rappa, responsabile del procedimento
- Geri Costa, capo del servizio prevenzione e protezione
- Sergio Agati, direttore dell’impianto di Casteldaccia
Per loro l’accusa è di omesso controllo e violazioni nella gestione delle gare pubbliche. L’iscrizione al registro degli indagati si aggiunge a quella di altre tre persone già sotto inchiesta:
- Gaetano Rotolo, all’epoca direttore dei lavori per Amap
- Giovanni Anselmo, amministratore unico della Tek Infrastrutture di San Cipirello
- Nicolò Di Salvo, co-titolare della Quadrifoglio Group, subappaltatrice dei lavori
Questi ultimi sono accusati di omicidio colposo plurimo, con l’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le vittime della tragedia furono:
- Epifanio Alsazia, 71 anni, titolare della Tek Infrastrutture
- Ignazio Giordano, 59 anni
- Roberto Raneri, 51 anni
- Giuseppe Miraglia, 47 anni
- Giuseppe La Barbera, 28 anni, lavoratore interinale per Amap
Un sesto operaio, Domenico Viola, 62 anni, è sopravvissuto miracolosamente. Secondo il suo drammatico racconto, i colleghi sono morti rapidamente dopo essere scesi nella vasca, invasa da gas letali, senza adeguate protezioni e senza le necessarie misure di sicurezza.
L’inchiesta continua a fare luce su una catena di omissioni e gravi negligenze che ha portato alla più grave tragedia sul lavoro in Sicilia degli ultimi anni.
Last modified: Ottobre 9, 2025

