Scritto da 11:48 am Attualità, Palermo, Top News

Tutela dell’ambiente marino, tra i progetti dell’Istituto Zooprofilattico anche protesi per tartarughe

Palermo– L’Istituto Zooprofilattico sperimentale, continua a sviluppare progetti innovativi per la protezione degli ecosistemi marini e la salute degli animali. Tra le iniziative più importanti ci sono il monitoraggio delle tartarughe marine Caretta caretta per valutare la presenza di inquinanti e lo sviluppo di protesi di pinna per gli esemplari gravemente feriti, al fine di permetterne il reinserimento in natura.

di Marika Ballarò

Le sfide ambientali, tra cui i cambiamenti climatici, l’inquinamento, la diffusione della plastica, le specie invasive e la resistenza antimicrobica, incidono sulla salute degli ecosistemi acquatici, influenzando anche la sicurezza alimentare e la salute pubblica. In questo contesto, la rete degli Istituti Zooprofilattici sperimentali italiani porta avanti attività di sorveglianza epidemiologica, ricerca e diagnostica, spesso in collaborazione internazionale, per tutelare acque, fauna marina e habitat naturali.

“L’Istituto in Sicilia conferma il suo ruolo strategico nella protezione degli ecosistemi acquatici – dichiara il direttore generale Francesca Di Gaudio –. Il nostro approccio integra salute pubblica, benessere animale, sicurezza alimentare e tutela ambientale. Effettuiamo analisi microbiologiche, chimiche e virologiche su molluschi, pesci e crostacei provenienti da acque interne e marine, e ci occupiamo in particolare della conservazione di specie protette”.

Tra i progetti principali, finanziati dalla Woah e realizzati in collaborazione con partner scientifici nazionali e nordafricani, c’è il monitoraggio delle Caretta caretta come specie sentinella, per studiare la diffusione di geni di resistenza agli antibiotici e la presenza di inquinanti. L’istituto studia anche l’impatto della plastica sul microbiota intestinale delle tartarughe e il legame tra inquinamento, salute animale e salute umana.

In collaborazione con l’Università di Palermo e il Cnr, sono state identificate le aree prioritarie per la conservazione e potenziata la rete di recupero tra Sicilia e Sardegna. Tra le iniziative più innovative c’è il progetto pilota per creare protesi di pinna per tartarughe adulte mutilate, con l’obiettivo di permettere il loro ritorno in mare. “Questa attività rappresenta un esempio concreto di sostenibilità e innovazione nella tutela della biodiversità – sottolinea Di Gaudio –. La salute degli animali e dell’ambiente è alla base della salute umana, secondo il principio One Health”.

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Last modified: Novembre 5, 2025
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