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Multe stradali, in calo gli incassi nei Comuni siciliani: -16% a Palermo secondo il Codacons

Palermo ( sabato, 4 ottobre 2025)– Nei primi nove mesi del 2025, gli incassi da sanzioni stradali sono diminuiti in Sicilia, in controtendenza rispetto ad altre regioni italiane. A segnalarlo è un’analisi del Codacons, che ha messo sotto la lente i dati relativi alle entrate dei Comuni derivanti dalle violazioni al Codice della strada.

di Marika Ballarò

A livello nazionale, tra gennaio e settembre, i proventi da multe hanno raggiunto 1,25 miliardi di euro, ma la Sicilia ha registrato un calo del 18%, con Palermo che ha visto ridursi del 16% le somme incassate rispetto allo stesso periodo del 2024.

Secondo l’indagine, la Lombardia è la regione che ha raccolto di più, con 305,7 milioni di euro, seguita dalla Toscana(131,4 milioni) e dall’Emilia Romagna (129 milioni). All’estremo opposto, la Valle d’Aosta ha raccolto poco più di 2 milioni di euro.

Tra le grandi città con oltre 250 mila abitanti, Milano guida la classifica degli introiti da multe con 123 milioni di euro, seguita da Roma (78,4 milioni) e Firenze (39,4 milioni). Al contrario, Palermo, insieme a Torino, registra uno dei cali più significativi con un -16%, mentre Roma segna un -11%.

Il Codacons ha evidenziato come, nonostante le nuove disposizioni del Codice della strada, entrate in vigore a fine 2024, e le modifiche sugli autovelox introdotte lo scorso giugno (relative all’installazione e alle distanze minime degli apparecchi), il numero delle sanzioni non sia calato in modo rilevante. A livello nazionale, infatti, si osserva solo un -3,2% di proventi, pari a circa 41,5 milioni in meno rispetto al 2024.

Alcune regioni hanno invece visto un aumento netto degli incassi: il Molise ha registrato un +86%, la Sardegna +22% e l’Umbria +18%. Tra le regioni con i cali più evidenti ci sono la Basilicata (-23,5%) e, appunto, la Sicilia (-18%).

Nel frattempo, è in corso il censimento degli autovelox: il Codacons ricorda che gli enti locali dovranno obbligatoriamente comunicare i dati relativi agli apparecchi di rilevamento della velocità entro il 30 novembre. Chi non lo farà sarà costretto a disattivarli, rinunciando così a una fetta importante di incassi. Solo nel 2024, i dispositivi autovelox nelle principali città italiane avevano fruttato oltre 62 milioni di euro.

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Last modified: Ottobre 4, 2025
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