Palermo ( mercoledì, 15 ottobre 2025)– Resterà in carcere Gaetano Maranzano, il 28enne originario dello Zen che ha confessato l’omicidio di Paolo Taormina, il giovane di 21 anni ucciso con un colpo di pistola alla nuca lo scorso sabato notte in via Spinuzza, nel cuore del centro storico di Palermo.
di Marika Ballarò
Il gip non ha convalidato il fermo eseguito dai carabinieri, ritenendo assente il pericolo di fuga, ma ha comunque accolto la richiesta della Procura e disposto la custodia cautelare in carcere. Il giudice ha motivato la decisione parlando di un’azione estremamente violenta, espressione di “totale disprezzo per la vita umana”, e ha descritto Maranzano come una persona incapace di autocontrollo, inadatta quindi a qualsiasi misura alternativa alla detenzione.
Secondo quanto emerso dagli atti, il delitto avrebbe avuto origine da vecchi rancori personali: la vittima avrebbe avuto dei contatti sui social con la fidanzata dell’indagato, circostanza che avrebbe alimentato tensioni tra i due. Durante l’interrogatorio, Maranzano avrebbe spiegato: “Mi guardava male, mi voleva sfidare. Abbiamo litigato e gli ho sparato”.
Parallelamente alle indagini principali, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione di un amico del 28enne, sospettato di aver preso parte alla rissa scoppiata poco prima dell’omicidio e di aver colpito Taormina con una bottiglia. Nell’appartamento sono stati sequestrati indumenti e accessori, probabilmente indossati durante la notte del delitto.
Nel frattempo, lo Zen è stato al centro di un’operazione interforze che ha coinvolto carabinieri, polizia e guardia di finanza. Oltre 300 uomini sono stati impiegati in perquisizioni a tappeto, che hanno portato al sequestro di armi e droga, all’arresto di tre persone — una delle quali trovata in possesso di un rilevatore di microspie — e alla scoperta di veicoli rubati e abitazioni occupate abusivamente.
L’omicidio ha acceso i riflettori sulla sicurezza nella movida palermitana. In prefettura si è tenuto un vertice straordinario durante il quale sono state individuate tre aree “sensibili” in città — Teatro Massimo-Olivella, Vucciria e Maqueda-Stazione — dove verranno intensificati i controlli delle forze dell’ordine. L’obiettivo è prevenire nuovi episodi di violenza e restituire tranquillità ai cittadini e ai commercianti.
Last modified: Ottobre 15, 2025

