Palermo ( mercoledì, 15 ottobre 2025)– Anche Palermo si prepara ad attivare le cosiddette zone rosse, uno strumento introdotto per aumentare la sicurezza in aree urbane considerate a rischio. L’idea nasce da una direttiva del Ministero dell’Interno datata 17 dicembre 2024, firmata dal ministro Matteo Piantedosi, con l’obiettivo di allontanare da determinati luoghi soggetti con precedenti penali, ritenuti potenzialmente pericolosi per l’ordine pubblico.
di Marika Ballarò
Le prime sperimentazioni sono partite in città come Roma, Milano, Napoli, Firenze e Bologna. In questi contesti, secondo i dati forniti dal Viminale, sono stati effettuati migliaia di controlli e decine di allontanamenti, dimostrando l’efficacia del provvedimento nella prevenzione della microcriminalità e nella gestione di situazioni di degrado.
Ora anche il capoluogo siciliano si appresta a individuare alcune aree da sottoporre a queste restrizioni. Nel mirino ci sono soprattutto zone ad alta densità di persone e attività, come i quartieri della movida e il centro storico: Vucciria, Teatro Massimo, via Maqueda e la Stazione centrale. Luoghi spesso al centro di episodi di violenza, spaccio, furti e vandalismo, soprattutto nelle ore notturne.
Le zone rosse, nate per contrastare la criminalità diffusa e garantire una maggiore tutela della sicurezza pubblica, richiamano per certi versi le restrizioni attuate durante l’emergenza Covid, anche se con obiettivi completamente diversi. Oggi, infatti, l’attenzione è rivolta a fenomeni di devianza urbana, con particolare attenzione a stazioni ferroviarie, piazze di spaccio e aree della movida.
Venerdì è previsto un incontro in prefettura con i commercianti palermitani, che avranno l’occasione di confrontarsi direttamente con le autorità sull’attuazione delle nuove misure. Soddisfazione è già stata espressa da Fiepet Confesercenti, che ha accolto positivamente l’iniziativa: “È un passo concreto per rendere più sicura la movida e tutelare attività e cittadini”.
Last modified: Ottobre 15, 2025
